Arte erotica: Gioiello "L' Apotropaico" by Gianfranco Quartaroli

Per monile apotropaico si intende un oggetto atto ad allontanare il malocchio e gli influssi maligni.

Gioiello Apotropaico

di Gianfranco Quartaroli, artista orafo

Il gioiello apotropaico è un segno di protezione e di rinascita.

Non nasce solo per adornare, ma per custodire.

Raccoglie in sé la forza degli antichi talismani e la trasforma in linguaggio contemporaneo, dove metallo e simbolo si fondono per allontanare il negativo e attrarre energia positiva.

È l’incontro tra arte orafa, spiritualità e potere interiore: un frammento di luce che difende, accompagna e racconta chi lo indossa.


Concept design by Gianfranco Quartaroli 

Un gioiello apotropaico è un monile ideato per proteggere chi lo indossa da influssi negativi, sfortuna o spiriti maligni.

Il termine deriva dal greco apotrépein, che significa “allontanare”.


Questi gioielli, presenti in molte culture fin dall’antichità, uniscono valore estetico e potere simbolico: possono contenere pietre considerate protettive (come turchese, corallo, onice o occhio di tigre), simboli sacri, figure mitiche o incisioni rituali.


In sintesi:


Il gioiello apotropaico non è solo ornamento, ma un talismano di difesa e forza interiore, un oggetto in cui arte e spiritualità si fondono.


L’idea è quella di un bracciale charms,bracciali di grande attualità e contemporaneità,oggi marchi di fama mondiale come Pandora ne fanno il loro cavallo di battaglia.

 



Il tema sviluppato è l’arte erotica che ha come elemento apotropaico il simbolo di Pompei il fallo alato.l’eros senza inibizioni associato alla grande tradizione napoletana dei numeri,nel caso specifico romani, 24 10 79,la data dell’eruzione del Vesuvio attestata da una lettera di Plinio il Giovane.

A Pompei si parlava pubblicamente d’amore: i sentimenti,le passioni,l’amore poetico,il sesso,l’omosessualità la prostituzione e cosi via erano pratiche quotidiane vissute senza pregiudizi.

Il concetto di osceno sembrava non esistere.


Concept design by Gianfranco Quartaroli 

L’amore e il sesso erano ritenuti pratiche terrene della vita dell’uomo favorite dalla benevolenza di Venere.

Le migliaia di graffiti ritrovati sui muri della città sono una prova inequivocabile di ciò che pensavano i pompeiani su amore e sesso

In città erano numerose le case di prostituzione con donne provenienti da ogni parte dell’impero,ognuna specialista di una particolare arte amatoria


Concept design by Gianfranco Quartaroli 

Non mancavano le locande con camere per incontri erotici,ambienti termali,ed anche normali case con locali decorati con pitture erotiche,destinati agli incontri d’amore

L’uso del simbolo fallico in dipinti,sculture,pendagli,lucerne impresso sulle facciate degli edifici e all’ingresso delle botteghe era molto diffuso


Concept design by Gianfranco Quartaroli 

Il fallo considerato energia primordiale e positiva della natura era ritenuto il principale e più efficace amuleto contro il malocchio,per la protezione del benessere e della salute delle persone.



La concavità del Vesuvio e la convessità del fallo alato diventano nell’immaginario dell’artista Gianfranco Quartaroli simboli di fertilità e di rinascita.


Napoletanissimo by Gianfranco Quartaroli 
                             
I materiali utilizzati sono il bronzo e l’oro,i metalli che venivano principalmente utilizzati per realizzare sculture e monili.

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