L’oro non si annusa si rispetta
“Riservatezza, eleganza e serietà: la vera scuola dell’oro secondo Gianfranco Quartaroli”
Negli ultimi anni il mondo dell’oreficeria e della compravendita dell’oro e degli orologi è cambiato profondamente.
Sui social network si moltiplicano video di nuovi “commercianti d’oro e di orologi ” che puntano tutto su tecniche di marketing appariscenti: orologi luccicanti, mazzette di contanti, jet privati, supercar e atteggiamenti da star. Un linguaggio che sembra voler trasformare un mestiere nobile e artigianale in un semplice spettacolo di ostentazione.
Gianfranco Quartaroli, orafo e perito CTU del Tribunale, fondatore di Gioielli Sotto la Cupola e del brand Circuiti Gioielli, appartiene invece a un’altra scuola.
La vecchia scuola.
Quella dove il valore non si misura in visualizzazioni, ma nella fiducia di un cliente che torna, nella parola data, nella discrezione e nell’eleganza di un gesto fatto con competenza e rispetto.
“L’oro non ha bisogno di essere annusato davanti a una telecamera per dimostrare di essere autentico — dice Quartaroli —. L’oro si riconosce con l’esperienza, con l’occhio di chi lo lavora da una vita e con la serietà di chi sa che dietro ogni grammo c’è una storia, non un palcoscenico.”
In un’epoca in cui tutto sembra correre dietro al clamore, Gianfranco Quartaroli sceglie di restare fedele a un principio semplice ma sempre più raro: la sobrietà come forma suprema di eleganza.
Perché, come ripete spesso, il vero lusso non è far vedere quanto si ha, ma far capire — con discrezione — quanto si vale.
Sotto la Cupola di San Gaudenzio, nel cuore di Novara, il suo laboratorio continua a rappresentare questa filosofia: quella dell’artigiano che mette la competenza prima della telecamera, la serietà prima del clamore e la passione prima del profitto.



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